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Il sindacato dei marittimi rilancia sulla modifica del Registro Internazionale e sulla richiesta di Costa Crociere, supportata da un emendamento del Direttore Generale di Confitarma Luca Sisto
“Non c’è bisogno di modificare la Legge 30/98 … basta dare applicazione alla Legge Cociancich ex decreto n 221/2016 che emenda la legge 30/1998 e il testo unico delle imposte per disciplinare il regime fiscale per gli armatori delle navi traghetto che imbarcano equipaggi Italiani e o Comunitari sulle rotte di cabotaggio tra porti nazionali“. Basta, quindi, aggiungere “navi da crociera ed eliminare la distanza di 100 miglia marine tra porti nazionali “ alla Legge Cociancich. Purtroppo a distanza di 2 anni dalla sua applicazione, questa Legge giace nei meandri della Unione Europea, per espressa volontà della stessa Confitarma supportata dall’allora ministro dei Trasporti Del Rio. Il Governo, sbloccando questa Legge, darebbe la possibilità alla Costa Crociere ed a tanti altri Armatori che con le loro navi per ragioni geografiche non raggiungono le 100 miglia tra porti Nazionali di salvaguardare Aziende e Bilanci, ma – ancor più – darebbe un grande sbocco occupazionale ai tanti marittimi Italiani che hanno perso il lavoro e non hanno reddito neppure dai Decreti Cura Italia e Rilancio, oltre al risparmio di spesa per la Cassa Integrazione data a quei pochi marittimi ed amministrativi che ne hanno avuto diritto. Dando Vita al Mare, ai Lavoratori e alle Aziende Armatoriali si da vita al Turismo e all’economia della nostra Italia”.

Il sindacato dei marittimi rilancia sulla modifica del Registro Internazionale e sulla richiesta di Costa Crociere, supportata da un emendamento del Direttore Generale di Confitarma Luca Sisto
“Non c’è bisogno di modificare la Legge 30/98 … basta dare applicazione alla Legge Cociancich ex decreto n 221/2016 che emenda la legge 30/1998 e il testo unico delle imposte per disciplinare il regime fiscale per gli armatori delle navi traghetto che imbarcano equipaggi Italiani e o Comunitari sulle rotte di cabotaggio tra porti nazionali“. Basta, quindi, aggiungere “navi da crociera ed eliminare la distanza di 100 miglia marine tra porti nazionali “ alla Legge Cociancich. Purtroppo a distanza di 2 anni dalla sua applicazione, questa Legge giace nei meandri della Unione Europea, per espressa volontà della stessa Confitarma supportata dall’allora ministro dei Trasporti Del Rio. Il Governo, sbloccando questa Legge, darebbe la possibilità alla Costa Crociere ed a tanti altri Armatori che con le loro navi per ragioni geografiche non raggiungono le 100 miglia tra porti Nazionali di salvaguardare Aziende e Bilanci, ma – ancor più – darebbe un grande sbocco occupazionale ai tanti marittimi Italiani che hanno perso il lavoro e non hanno reddito neppure dai Decreti Cura Italia e Rilancio, oltre al risparmio di spesa per la Cassa Integrazione data a quei pochi marittimi ed amministrativi che ne hanno avuto diritto. Dando Vita al Mare, ai Lavoratori e alle Aziende Armatoriali si da vita al Turismo e all’economia della nostra Italia”.
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